giovedì 24 novembre 2016

ORACOLO DEL SINCRONARIO DELLE 13 LUNE DEL 25.11.2016 - DRAGO ROSSO ELETTRICO, KIN 81 - GIORNO 3 DELL'ONDA DELLA TEMPESTA BLU


Il Drago Rosso che risuona al Tono Elettrico oggi trasporta il flusso di informazioni sotto forma di codici di luce che respiriamo attraverso il Prana, l'energia che pervade tutto. Questo è il terzo giorno dell'Onda della Tempesta Blu, durante il quale veniamo attivati ad un Servizio. Cos'è il Servizio? E' la risposta alla domanda: cosa sono venuto a fare qui? Ogni 13 giorni viviamo immersi in un nuovo insegnamento che possiamo sperimentare conoscendo le energie del Sincronario Galattico. Ogni nuovo insegnamento ha uno scopo preciso per noi individualmente e per la collettività come crescita. Il giorno 3 dell'Onda, che è l'insieme delle fasi di creazione dell'insegnamento affinché questo arrivi sulla Terra, descrive questo Servizio rispondendo alla domanda indicata sopra.
Il Drago Rosso dunque risponde con il suo imprinting. Il Drago Rosso è la Grande Madre, come indicato nell'illustrazione che ho scelto per oggi. Uno sfondo rosso fuoco che indica la Forza della Radice, del Collegamento con il Centro. Durante l'Onda della Tempesta è fondamentale sviluppare il radicamento per mettersi nella posizione dell'Osservatore e lasciare che si destrutturi il necessario senza immedesimarsi nel flusso emozionale. Il Drago Rosso oggi attiva il processo di radicamento per aiutarci a sentire il corpo, a stare dentro il corpo. Quando nella vita non troviamo il nostro posto, quando non viviamo nell'abbondanza, quando perdiamo l'orientamento e non riusciamo a procurarci il necessario significa che non siamo radicati. Può accadere. Accade a tanti. Forse non desideravamo incarnarci, forse alla nascita ci aspettavano tanti sogni troppo pesanti dei genitori, forse energeticamente abbiamo preso il posto di cui era andato prematuramente prima di noi. Per queste ragioni e tante altre, la Vita diventa estremamente faticosa e ogni passo, ogni respiro, lo diventa. 
Il Drago Rosso ci mette a confronto con la fatica di vivere e ci fa prendere consapevolezza di quanto siamo incarnati. Questa è la misura della paura. Meno siamo presenti dentro il corpo, maggiore sarà la paura. Come si esce da qui? Attivando il respiro nella zona del ventre, delle gambe e dei piedi. Facendo attenzione alle emozioni, ai loro colori e sfumature, ed esprimendole, magari nello spazio sacro di casa nostra. Mi hanno insegnato a ringhiare allo specchio. E' un metodo estremamente efficace per elaborare la rabbia. E fa anche ridere.
Ci sono percorsi strutturati seriamente che attivano il processo di Radicamento, che poi passa per lo spazio del Cuore, ovviamente. 
Siamo messi a confronto con lo spazio del corpo e della radice, che vanno attivati per poter stare in mezzo alla Tempesta con maggior agio possibile. Possiamo così diventare consapevoli della vera forza tellurica che ci abita, per prendere atto della parte selvaggia, legata alla natura, di cui ci siamo completamente dimenticati nella nostra civilizzazione. E' quella legata ai cinque sensi, è la guida istintiva, e l'oblio a cui l'abbiamo relegata ci rende a volte vittime di noi stessi, delle nostre paure mentali. Ora si può risvegliare, arricchendo la nostra natura di più profumi. L'Onda della Tempesta serve anche a questo, a portare morbidezza, eliminando rigidità e anchilosi cerebrali.
Stefania Gyan Salila

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